“Export is not a journey, it is an itinerary”.
Fare export in Italia, nel Mondo, oggi è un’impresa.
E le imprese sono sfide, per definizione.
Prima ancora di vendere, è necessario allacciare relazioni, creare empatia, comprendere e mescolare culture, ricercare soluzioni, offrire alternative, in altre parole coltivare e promuovere curiosamente un meticoloso processo di apprendimento e di scambio di competenze.
Ecco perché internazionalizzare non significa solo connettersi a realtà diverse dalle nostre, significa commutare il modo di fare, giocare un altro gioco: un viaggio avvincente che si sviluppa quotidianamente a beneficio della curva di esperienza.
“Export is not a journey, it is an itinerary”.
Fare export in Italia, nel Mondo, oggi è un’impresa.
E le imprese sono sfide, per definizione.
Prima ancora di vendere, è necessario allacciare relazioni, creare empatia, comprendere e mescolare culture, ricercare soluzioni, offrire alternative, in altre parole coltivare e promuovere curiosamente un meticoloso processo di apprendimento e di scambio di competenze.
Ecco perché internazionalizzare non significa solo connettersi a realtà diverse dalle nostre, significa commutare il modo di fare, giocare un altro gioco: un viaggio avvincente che si sviluppa quotidianamente a beneficio della curva di esperienza.
L’export è per molti, ma non per tutti. È per tutte quelle imprese che sono preparate, disposte a studiare, capire, interpretare, realizzare una sostenibile proposta di Internazionalizzazione à la carte fondata sul territorio e sulle relazioni, un contenitore aperto, da personalizzare e adattare secondo stili, pluralità e buone pratiche.
Non c’è, non ci può essere paura nelle storie di cambiamento (e di coraggio), per definizione.
Capita che quando cambi o prendi una nuova strada appari più un folle che un sognatore o forse troppo sognatore. Che importa? Meglio insistere sulle visioni e giocare ad occhi aperti.
Il percorso è sempre differente, solo gli ingredienti di base rimangono fondamentali:
curiosità, coraggio e cambiamento.
Non è facile, ma non è impossibile. Con questo spirito partecipo a ogni nuova esperienza.
L’export è per molti, ma non per tutti. È per tutte quelle imprese che sono preparate, disposte a studiare, capire, interpretare, realizzare una sostenibile proposta di Internazionalizzazione à la carte fondata sul territorio e sulle relazioni, un contenitore aperto, da personalizzare e adattare secondo stili, pluralità e buone pratiche.
Non c’è, non ci può essere paura nelle storie di cambiamento (e di coraggio), per definizione.
Capita che quando cambi o prendi una nuova strada appari più un folle che un sognatore o forse troppo sognatore. Che importa? Meglio insistere sulle visioni e giocare ad occhi aperti.
Il percorso è sempre differente, solo gli ingredienti di base rimangono fondamentali:
curiosità, coraggio e cambiamento.
Non è facile, ma non è impossibile. Con questo spirito partecipo a ogni nuova esperienza.